lunedì 18 gennaio 2010

Scivolando [raccontino]

Lei raccoglie le sue cose, la camicia da notte semplice e simpatica e il necessaire da toeletta, e si avvia verso il bagno.
Nel salotto lui sta sprimacciando un cuscino e lo sta appoggiando sul divano, insieme con una coperta.
"Grazie" fa lei.
"Di cosa?" risponde lui.
In quella giornata, in cui si sono rivisti, hanno passeggiato per la città, ammirato palazzi, chiese, negozi e caffè, hanno mangiato, bevuto, fatto molte risate e a cena si sono guardati a lungo negli occhi, riscoprendo magie dopo anni d'assenza.
"Beh, della giornata e di avermi ospitato"
Lui solleva le spalle come a dire "Non è niente" e aggiunge "Era orrendo lasciarti da sola in un albergo, no?".
"Non mi va, però, che tu dorma sul divano, già mi ospiti e mi sembra assurdo buttarti fuori dal tuo letto e farti dormire qui", continua lei, sinceramente dispiaciuta di rubargli quella piccola comodità.
"Appunto perchè sei l'ospite dormi tu nel letto!"
"No, dai, facciamo che ci dormi tu, e io dormo sul divano, mi sento un po' meno invadente, per favore!"
"Assolutamente no! Sei mia ospite e decido io dove dormi!" aggiunge lui con fare falsamente impositivo, smorzato da uno sguardo sornione.
"Allora dormo nel tuo letto se tu dormi con me!" si fa sfuggire lei prima ancora che nasca il pensiero di dirlo.
Lui rimane con le braccia a mezz'aria, fa un sorriso enorme, mette il cuscino sotto il braccio, raccatta la coperta e si avvia verso la camera da letto.
Si gira e ridendo la guarda ancora una volta.
Lei va in bagno e si fa una doccia più veloce del previsto, pensando se sta andando incontro a uno sbaglio dell'anima, a un'esperienza confusamente imbarazzante, ad una momentanea appartenenza divertente o a tutte e tre le cose insieme.
Esce dalla doccia, si asciuga in fretta, mette la camicia da notte, appoggia la mano sulla maniglia della porta del bagno, prende un grosso, grosso respiro ed esce decisa.
Si avvia a passo spedito verso la camera da letto cercando di pensare a una qualche battuta adatta per il momento, ma, un secondo prima di entrare, partono le note di una canzone, di quella canzone.
Il resto, poi, diventa scivolosamente facile....

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