Non di sola pancia vive la donna.
Vive di sorrisi, di baci e di abbracci dei figli, se ne ha.
Vive di sorrisi, di baci, di abbracci del compagno, se lo ha.
Vive di sorrisi, di baci, di abbracci dell'amante, se lo ha.
Vive di idee, di chiacchiere, di racconti.
Vive di notti passate a pensare.
Vive di storie lette e poi immaginate.
Vive di telefonate con gli amici e di messaggi e di rimproveri e di complimenti e di risate e di pacche sulle spalle.
Vive del suo lavoro, se le piace, e degli scambi coi colleghi.
Vive di ricordi e foto e oggetti da tenere in un canto.
Vive di scritti, di ironia, di parole pesate, di metafore, di analogie sul filo del sì e del no.
Vive di paesaggi, di viaggi, di cieli e di mari, di cammini e di corse.
Vive di note, melodie, canzoni, rime e poesie.
Vive "di pancia" e "di cuore" e "di sesso".
Ma vive anche, e soprattutto, di mente.
E se la mente non è viva, il resto è, nel migliore dei casi, vissuto e non vivo e, nel peggiore dei casi, morto.
[All'amico eNdRiU, che mi vuole talmente tanto bene e ha sempre tanto timore per il mio destino che, qualche volta, non capisce che io cerco il nuovo nelle persone, il nuovo nel cervello, non per forza nella pancia. Caro Amico, ricordati che cercavo il nuovo anche quando ho fatto amicizia con te. Amicizia. E basta. Anche io ti voglio tanto bene. Persempretua, CyraNonna]
Quarantasettembre.
5 settimane fa
Nessun commento:
Posta un commento