Oggi pomeriggio ho fatto una capatina in centro. Si è trattato di una passeggiata di pochi minuti, ma ho potuto apprezzare per l'ennesima volta quella gran signora della mia città. O, meglio, del mio capoluogo di Provincia. Dopo le Olimpiadi invernali, finalmente, i "bogia nen" si sono mossi e Torino si è improvvisamente accorta di essere splendida.
Come può essere infatti definita se non "splendida" una città dal cui centro preciso si vedono sullo sfondo le Alpi innevate?
Una città con corsi e viali, ampi, dritti, di grande respiro. Con chiese barocche, rovine romane, portici ampi e negozi storici. Una città il cui centro è costeggiato da un fiume placido e sornione, come i suoi abitanti. Una città che è ormai illuminata in modo magistrale a sottolineare la bellezza dei suoi monumenti, tra cui un fantastico palazzo Reale.
Già, perchè non dimentichiamoci che Torino è stata la casa dei nostri Re, con un palazzo e dei giardini di enorme splendore.
Qualcuno l'ha chiamata e la chiama "la piccola Parigi".
No, Torino non ha tutta l'internazionalità, il "grandeur", la "lumiére" di Parigi, è un'altra cosa!
E' un gioiello poco appariscente, ma di ottima fattura, racchiuso nella scatola di velluto del suo cielo e delle sue montagne, che non fa restare a bocca aperta di primo acchito, ma sa stupire profondamente e lasciare il segno sugli intenditori di alta gioielleria. E' una filigrana d'opere d'arte, di caffè, di ristoranti e di monumenti che solo i palati fini riescono ad apprezzare.
Torino è tornata ad essere una gran signora ed è davvero di stirpe nobile, Reale, o, come dice il suo nome più antico,...Augusta!
p.s.
Le dedico, ovviamente, questo omaggio un po' prosaico, ma adatto alla sua ritrovata classicità e alla sua nuova modernità!
Quarantasettembre.
5 settimane fa
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