Ieri ho mandato il mio bambino a cambiarsi in camera sua, dopo la scuola.
Lui, dopo un po', è tornato al piano di sotto camminando lentamente, e, con voce mesta, mi ha detto "Mamma, guarda, ti ho portato una cosa". Pensavo ne avesse combinata una delle sue e avesse rotto magari qualche gioco a cui teneva. Invece è entrato nel bagno, dove io ero a cambiare la piccola, e, con aria cauta e cerimioniosa, mi ha porto un piattino di ceramica del suo set di cucina con sopra una coccinella.
"Mamma - mi ha detto - ho trovato questa coccinella sul mio tappeto. E' morta".
Ho notato con quanta cura aveva raccolto la coccinella, aveva cercato un piattino e l'aveva adagiata proprio in centro, per portarmela.
"Cosa facciamo adesso?" gli ho chiesto.
"La teniamo" e poi silenzio.
2-3 secondi di silenzio.
E poi un pianto dirotto.
"Perchè piangi, amore, è successo qualcosa a scuola, hai litigato con qualche amico?" (no, perchè quando sono andata a prenderlo era sereno e felice!).
"No, mamma, sono triste per la coccinella. E' morta".
"Lo so, amore, ma gli insettini vivono poco, alcuni pochi giorni, è normale, è così, è la natura..."
Piano piano si è calmato, anche se ha singhiozzato ancora per un po'.
Ma ha voluto tenere la coccinella e adagiarla su una foglia della piantina di primule che tiene in cameretta, vicino al letto.
Quanta invidia per questo bambino che si commuove per la morte di una piccola coccinella, quando noi, ormai, restiamo impassibili anche davanti alle peggiori tragedie.
Quanta dolcezza, quanto amore per le piccole, minuscole cose in lui, e quanta gioia e quanti dolori in esse lui vede.
Quanto è piena, fitta, la sua vita, com'è vissuta "in toto", visto che si riempie ogni giorno di piccoli fantastici stupefacenti particolari.
Resta così bambino, anche da adulto.
Ti auguro di mantenere questo animo da poeta, da sognatore, da osservatore del mondo.
Alla faccia di tutti quelli che ti diranno che i forti vincono, che il successo è la sola cosa che conta, che i soldi sono tutto e che la fama è ciò a cui ognuno di noi dovrebbe aspirare.
Rimani così grande, immenso amore mio.
Trova sempre il tempo di raccogliere una coccinella morta e di dedicarle un pensiero di requiem, perchè la tua vita sarà sempre piena, ricca e profonda e la superficialità del mondo non ti apparterrà.
Io ci proverò a tenerti su questa strada.
Ogni tanto ti ricorderò le tue lacrime di requiem per la coccinella morta, come omaggio alle minuscole cose che ogni giorno la vita ci può regalare e ti farò capire sempre e sempre che quelle lacrime erano buone, non stupide, non inutili, non lagnose, ma un mezzo positivo di comunicazione con il mondo, un tuo modo di dire al mondo "Io a te ci tengo, cerca di tenere anche tu un po'a me".